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Nick |
_JiN_ |
Nome |
Manuel |
Sesso |
M |
Livello |
Utente normale |
Località |
Terra |
Età |
34 |
SitoWeb |
N.D. |
Email |
N.D. |
Iscritto dal |
11/05/2007 1:06:47 |
Nessuna razza
Io sono spazzatura che spazza razza pura, non provo più paura, colleziono punti di sutura sul mio carnet di carne, lucido le mie cornee e metto a fuoco in modo tale, che neanche la forestale può far nulla, ho un obiettivo che trastulla i miei sensi di colpa, e sto più sotto di una talpa. Non gioco a fare il santo ribelle, entra nel mio vivaio, troverai soltanto nervi a fior di pelle. Nelle Cinecittà dell'arte, grandi fratelli chiusi, in un antro sono pronti ad uno scontro che persino Raf avrebbe perso il Self Control, e basta una gaffe a mandare a 'ffanculo anche il più pronto. Ne ho piene le palle... piuttosto non esco, nel gregge rimango soltanto se faccio il pastore tedesco. Kaputt al resto, detesto il processo di omologazione di musica e testo. Io salto come un popcorn su questa terra che brucia, su questa eterna sfiducia... Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, vostra altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza. Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza, fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza ogni insicurezza. Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, vostra altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza. Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza, fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza l'ebbrezza di una capa quando è rezza. Razze superbe, nessuno che si accoscia, rozzi che sparano razzi da una Katiuscia. Li lasci e raddoppiano, si fanno e si accoppano, strano fenomeno: loro si gonfiano, ma i tuoi nervi scoppiano. Sappiano che hanno tante voci e un suono unisono, per ogni Dotto che sfornano io rimango Pisolo e mi isolo, stono nel coro, volteggio sui miei di testicoli, non sulle palle di un toro. Spiazzo colui che con discorsi bui fa il duro, suppone verità che in quanto supposte se le metta nel culo. La situazione è delirante, è come la naja, dove chi più aveva potere più era ignorante, troppe cose sullo stomaco, mi viene il vomito, mi scopro cinico, mi cambio d'abito, ma non mi pettino, perchè mi piaccio scapigliato come Boito, non voglio essere interrotto. Cosa ti aspetti da me? A capo di un movimento non sarei mica contento... Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, vostra altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza. Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza, fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza ogni insicurezza. Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, vostra altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza. Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza, fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza l'ebbrezza di una capa quando è rezza.
Vengo dalla luna
Io vengo dalla Luna che il cielo vi attraversa, e trovo inopportuna la paura per una cultura diversa. Chi su di me riversa la sua follia perversa arriva al punto che quando mi vede sterza. Vuole mettermi sotto sto signorotto che si fa vanto del santo attaccato sul cruscotto, non ha capito che sono disposto a stare sotto, solamente quando fotto. "Torna al tuo paese, sei diverso!" - Impossibile, vengo dall'universo, la rotta ho perso, che vuoi che ti dica, tu sei nato qui perchè qui ti ha partorito una fica. In che saresti migliore? Fammi il favore, compare, qui non c'è affare che tu possa meritare. Sei confinato, ma nel tuo stato mentale, io sono lunatico e pratico dove cazzo mi pare. Io non sono nero, io non sono bianco, io non sono attivo, io non sono stanco, io non provengo da nazione alcuna, io si, io vengo dalla luna. Io non sono sano, io non sono pazzo, io non sono vero, io non sono falso, io non ti porto jella ne fortuna, io si, ti porto sulla luna, io vengo dalla luna... Ce l'hai con me perchè ti fotto il lavoro, perchè ti fotto la macchina o ti fotto la tipa sotto la luna? Cosa vuoi che sia, poi, non è colpa mia se la tua donna di cognome fa Pompilio come Numa. Dici che sono brutto, che puzzo come un ratto ma sei un coatto e soprattutto non sei Paul Newman. Non mi prende che di striscio la tua fiction, io piscio sul tuo show che fila liscio come il Truman. Ho nostalgia della mia luna leggera, ricordo una sera le stelle di una bandiera, ma era una speranza era, una frontiera era, la primavera di una nuova era era. "Stupido, ti riempiamo di ninnoli da subito in cambio del tuo stato libero di suddito" No, è una proposta inopportuna, tieniti la terra, uomo, io voglio la luna! Io non sono nero, io non sono bianco, io non sono attivo, io non sono stanco, io non provengo da nazione alcuna, io si, io vengo dalla luna. Io non sono sano, io non sono pazzo, io non sono vero, io non sono falso, io non ti porto jella ne fortuna, io si, ti porto sulla luna, io vengo dalla luna... Non è stato facile per me trovarmi qui, ospite inatteso, peso indesiderato, arreso, complici i satelliti che riflettono un benessere artificiale, luna sotto la quale parlare d'amore. Scaldati in casa davanti al tuo televisore, la verità nella tua mentalità è che la fiction sia meglio della vita reale, che invece è imprevedibile e non il frutto di qualcosa già scritto, su un libro che hai già letto tutto ma io, io, io no. Io, io, io... Io vengo dalla luna.
Corpo a corpo
Stanco di vedere le parole che muoiono stanco di vedere che le cose non cambiano stanco di dover restare allerta ancora respirare l’aria come lama alla gola. Stanco di vedere le parole che muoiono stanco di vedere che le cose non cambiano stanco di dover restare allerta ancora respirare l’aria come lama alla gola. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Il mondo è un corpo coperto di lividi, i miei pensieri sempre più vividi. Corpi sulla strada che si lasciano affittare, tavole anatomiche da saccheggiare. Corpo perfetto, corpo immortale. Il corpo è la frontiera che si può violare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Sono le gambe piene di lividi, sono pensieri sempre più ruvidi. Corpi di macerie da telegiornale, corpi diplomatici in diretta a conquistare. Suona la marcia suonala ancora, la morte veste bene quando scatta l’ora. Cristi che piangono per troppo dolore, l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare. Taglia la torta, tagliala ancora: chi è ricco resta vivo mentre il povero muore. Corpi e macerie da conquistare per un corpo d’armata sotto le fanfare. Corpo straziato, corpo a corpo, il corpo è l’innocenza che si può spezzare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO. SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
Il tempo non fortifica,CONSUMA ...
6/07
Se vuoi tirare tira ma non sbagliare mira probabilmente il bersaglio che vedi è solo l'abbaglio di chi da dietro giura che ha la coscienza pura ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
LA DITTATURA C'E' MA NON SI SA DOVE STA NON SI VEDE DA QUA...NON SI VEDE DA QUA
Il mio nemico non ha divisa ama le armi ma non le usa nella fondina tiene le carte visa e quando uccide non chiede scusa
e il potere non lo logora... |