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Nick |
^uLTIMO^ |
Nome |
Marco |
Sesso |
M |
Livello |
Utente normale |
Località |
ù paese e pulecenella!!! |
Età |
35 |
SitoWeb |
N.D. |
Email |
N.D. |
Iscritto dal |
08/10/2005 15:04:00 |
I principi di una lotta "invisibile" contro un nemico "invisibile". Le regole di una "guerriglia di legalità" contro la mafia, che razionalizza esperienze, imprese ed eventi irripetibili. Un prezioso strumento di conoscenza e di coscienza con cui deve confrontarsi ogni operatore di sicurezza, ogni cittadino, per l' affermazione della legalità, in uno stato moderno. Profili di professionalità inediti ed originali che aprono nuovi orizzonti all' evoluzione del contrasto alla criminalità organizzata; gli strumenti fondamentali di una lotta impossibile che invece è possibile.
ultimo
La parte peggiore sono quei milioni di persone che guardano la scena dalle loro case e aspettano di vedere come andrà a finire.
capitano ULTIMO!!! Non siamo violenti, anche se conosciamo la violenza del vostro denaro, quello che usate per comprare ogni cosa.
Noi non amiamo la proprietà privata se non in quanto svolge una funzione sociale, e vediamo la pura avidità con cui accumulate e recintate case e palazzi e città.
Non siamo razzisti, e vediamo le vostre distinzioni tra bianchi e neri, ricchi e poveri, regolari ed irregolari, sudditi e clandestini.
Noi non vi combattiamo con la violenza che legittima la vostra reazione,
noi non vi combattiamo con la superficialità e l' opportunismo che legittimano il vostro nepotismo.
Noi cerchiamo di costruire ogni giorno, nelle piccole cose quotidiane, un mondo che si allontana dalla vostra prigione, dove gli esseri umani nella loro semplicità sono autentici,
dove l' uguaglianza significa uguaglianza, dove la solidarietà significa solidarietà, dove la dignità significa dignità.
Queste parole sono un sentiero luminoso su cui cammina la gente piccola, quella che vive ai margini del vostro mercato.
Ci perdonerete se non amiamo la vostra violenza, ci perdonerete se non amiamo i vostri soldi, la vostra arroganza, la vostra competizione truccata.
Non siamo eroi, non siamo niente, il fatto è che semplicemente il vostro mondo vuoto ci fa schifo.
Con molto disprezzo,
gli ultimi
L'ADDIO "Oggi, 20 settembre 1997, a conclusione di un progetto portato avanti con costante determinazione, viene sancita dal comando del Ros la soppressione di Crimor, Unità militare combattente.
L'egemonismo burokratico celebra se stesso e il suo potere di sovrastruttura fine a se stessa. E' l'ora di ripiegare soggettivamente su posizioni alternative. Uscendo dai percorsi di lotta alla criminalità mafiosa sento il dovere di ringraziare quegli uomini valorosi con cui ho avuto il privilegio di vivere combattendo.
Solo a loro va il mio rispetto più profondo, solo da loro ho imparato molto di più di quanto abbia potuto insegnare, solo per loro i sacrifici di una vita hanno avuto un senso.
La nostra presenza costituirà per il futuro un'accusa permanente verso quella burokrazia egemone che non ha saputo combattere, ma ha saputo distruggere quelli che combattevano.
Insieme con voi finisce il sogno dei "soldati straccioni". Era un bel sogno".
L'inno
La cultura di Mameli è classica e forte è il richiamo alla romanità. È di Scipione l'Africano, il vincitore di Zama, l'elmo che indossa l'Italia pronta alla guerra
Una bandiera e una speranza (speme) comuni per l'Italia, nel 1848 ancora divisa in sette Stati
In questa strofa, Mameli ripercorre sette secoli di lotta contro il dominio straniero. Anzitutto,la battaglia di Legnano del 1176, in cui la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa. Poi, l'estrema difesa della Repubblica di Firenze, assediata dall'esercito imperiale di Carlo V nel 1530, di cui fu simbolo il capitano Francesco Ferrucci. Il 2 agosto, dieci giorni prima della capitolazione della città, egli sconfisse le truppe nemiche a Gavinana; ferito e catturato, viene finito da Fabrizio Maramaldo, un italiano al soldo straniero, al quale rivolge le parole d'infamia divenute celebri "Tu uccidi un uomo morto"
Ogni squilla significa "ogni campana". E la sera del 30 marzo 1282, tutte le campane chiamarono il popolo di Palermo all'insurrezione contro i Francesi di Carlo d'Angiò, i Vespri Siciliani. Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria si bella e perduta!
O membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!
Siam pronti alla morte L'Italia chiamò
Fabrizio Moro: PENSA!
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine Appunti di una vita dal valore inestimabile Insostituibili perché hanno denunciato il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra di faide e di famiglie sparse come tante biglie su un isola di sangue che fra tante meraviglie fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie di una generazione costretta a non guardare a parlare a bassa voce a spegnere la luce a commententare in pace ogni pallottola nell'aria ogni cadavere in un fosso Ci sono stati uomini che passo dopo passo hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno con dedizione contro un'istituzione organizzata cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro? è nostra... la libertà di dire che gli occhi sono fatti per guardare La bocca per parlare le orecchie ascoltano... Non solo musica non solo musica La testa si gira e aggiusta la mira ragiona A volte condanna a volte perdona Semplicemente Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Ci sono stati uomini che sono morti giovani Ma consapevoli che le loro idee Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole Intatte e reali come piccoli miracoli Idee di uguaglianza idee di educazione Contro ogni uomo che eserciti oppressione Contro ogni suo simile contro chi è più debole Contro chi sotterra la coscienza nel cemento Pensa prima di sparare Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Ci sono stati uomini che hanno continuato Nonostante intorno fosse [tutto bruciato Perché in fondo questa vita non ha significato Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato Gli uomini passano e passa una canzone Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione CHE LA GIUSTIZIA NO...NON è SOLO UN'ILLUSIONE Pensa prima di sparare Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare Pensa che puoi decidere tu Resta un attimo soltanto un attimo di più Con la testa fra le mani Pensa
Accademia Militare:
"SE FU TUO PADRE A DIRE IO VOGLIO, O SE FU TUO MADRE A DIRE IO VORREI,NON GIURARE! PERCHè è ALLA GRANDE MADRE CHE TU UBBIDIRAI QUA DENTRO. SE FU LA TUA AMBIZIONE A MORMORARE LA PAROLA DEI NODI D'ORO ACCADEMIA MILITARE, NON GIURARE! MA SE FU AMOR DI PATRIA,DI NOSTRA CONTINUA LOTTA, DEL NOSTRO POPOLO A CUI TU DARAI IL SEGRETO DEL VINCERE E LA CALMA FIEREZZA DEL MORIRE, SE FU FREMITO NATURALE DEL SANGUE,ANTICA PROMESSA ALLA TUA GIOVINEZZA NASCENTE, ALLORA GIURA!! E SARAI MIO FRATELLO." IL TUO ANZIANO.
"Questo popolo,popolo siciliano! Talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che dà la vita! Non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della Morte!"
Giovanni Paolo II
"Migliaia di ragazzi in piazza a Palermo un saluto alla bara del giudice Falcone hanno bisogno di una risposta. Hanno bisogno di protezione! I ragazzi son stanchi dei boss al potere, I ragazzi non possono stare a vedere la terra, sulla quale crescerà il loro frutto, bruciata ed ogni loro ideale distrutto. I ragazzi denunciano chiunque acconsenta, col proprio silenzio, una azione violenta.I ragazzi son stanchi e sono nervosi in nome di Dio a fanculo i MAFIOSI. I ragazzi denunciano chi guida lo stato per non essersi mai abbastanza impegnato, per creare una via per chi vuol operare senza essere costretto per forza a rubare, per creare una via per gli uomini onesti per dare ai bambini valori robusti che non crollino appena si arriva ai diciotto accorgendosi che sto mondo è corrotto! I ragazzi non credono ad una parola di quello che oggi ci insegnano a scuola. I ragazzi diffidano di ogni proposta non stanno cercando nessuna risposta ma fatti, giustizia, rigore morale da parte di chi calza questo stivale. I ragazzi hanno il tempo che li tiene in ostaggio, ma da oggi hanno deciso di farsi coraggio perchè non ci sia un'altra strage di maggio, per riuscire ci vuole CULTURA e CORAGGIO, cultura di pace, coraggio di guerra, il coraggio di vivere su questa terra e di vincere qui questa nostra battaglia, perchè quando nel mondo si parli d'ITALIA non si dica soltanto "la mafia, i mafiosi" perchè oggi è per questo che siamo famosi, ma l'Italia è anche un'altra e la gente lo grida, i ragazzi son pronti per vincer la sfida!"
Jovanotti: Ricordare Capaci
"L'importante non è avere paura o meno , è saper convivere con la paura e non farsi sopraffare dalla stessa. Altrimenti non è più coraggio è incoscienza!"
Un Angelo....."Giovanni Falcone"
"Gli uomini passano,ma le idee restano!e continuano camminando sulle gambe di altra gente"......Ultimo!
"Sono morti per noi e abbiamo un grosso debito verso di loro,questo debito dobbiamo pagarlo, gelosamente,continuando la loro opera.Rifiutando di trarre,dal sistema mafioso,anche i benefici che possiamo trarne,anche gli aiuti,le raccomandazioni, i posti di lavoro,facendo il nostro dovere.La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere,nella nostra terra bellissima e disgraziata,non doveva essere, soltanto,una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti, e specialmente le giovani generazioni,le più adatta a sentire subito,la bellezza, del fresco PROFUMO DI LIBERTA',CHE FA RIFIUTARE IL PUZZO DEL COMPROMESSO MORALE,DELL'INDIFFERENZA,DELLA CONTIGUITA', E QUINDI DELLA COMPLICITA'.Ricordo la felicità di Falcone,quando in un breve periodo di entusiasmo,egli mi disse:"La gente fa il tifo per noi!".E con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto,che l'appoggio morale da alla professione del giudice, significa qualcosa di più!Significava soprattutto che il nostro lavoro stava anche smuovendo le coscienze....!!!
Paolo Borsellino
Il coraggio più sicuro è quello che nasce da una reale conoscenza del rischio da affrontare,mentre quello che viene dall'incoscienza è tanto pericoloso quanto la vigliaccheria........
LA MAFIA UCCIDE....IL SILENZIO PURE..........(LOTTA ALL'OMERTA')
più che combattere la mafia, il primo problema da debellare è sicuramente di tipo sociale,la mafia, la camorra, la n'drangheta vivono e detengono il potere a causa del "silenzio popolare".Coloro i quali vedono o sentono qualcosa,piuttosto che combattere preferiscono voltarsi dall'altra parte seplicemente.Lo Stato fa lo stesso gioco,anzichè impegnarsi vivamente a combattere siffato fenomeno preferisce credere che nn esista...lasciando sola la brava gente, i cittadini onesti,i lavoratori.La criminalità organizzata è dura da sconfiggere proprio x questi motivi fino a quando nn si verifichi una presa di coscienza da parte di tutti i cittadini che eliminare la mafia è possibile!!!!!!!!!!!basta solo nn stare a guardare ma collaborare.Spesso, quando nn si sa cosa dire o a chi dare la colpa x una strage,un omicidio, si è soliti attribuirla alle forze dell'ordine che x noi nn compiono mai abbastanza il loro dovere. Ma la Polizia, i Carabinieri sn del tutto inefficienti se nn vi è il sostegno popolare,solo grazie ad esso, in passato,è stato possibile arrestare i grandi nomi della mafia (Riina, Provenzano, Lo Piccolo). Il sistema politico italiano, è sicuramente incurante verso questa piaga, esso preferisce "isolare" coloro che lottano x un'Italia migliore, è il caso dei giudici Falcone e Borsellino, ma soprattutto del Gen.Dalla Chiesa a cui vennero limitate le funzioni anzichè fornirgli mezzi adeguati.Questo accade, sostanzialmente, xkè la mafia è ovunque, anke in Parlamento, ma si preferisce nn toccare questo organo dello stato, poichè si andrebbe a scombinare degli equilibri pericolosi!. E alla fine di tt ke dire, il pentito Buscetta aveva ragione "LO STATO NN HA INTENZIONE DI SCONFIGGERE LA MAFIA".Questo è senz'altro vero,altrimenti nn si spiegherebbe cm, un fenomeno di così elevata pericolosità, sorto agli inizi del novecento, sia ancora in piedi!!Xò l'art.I.comm.II della nostra carta costituzionale sancisce:"LA SOVRANITà APPARTIENE AL POPOLO,CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE",questo è importante xkè significa ke siamo noi i titolari del potere vero e proprio, quindi siamo noi ke possiamo sconfiggere la criminalità di ogni tipo.Io ritengo ke questo obiettivo si possa realizzare grazie a noi giovani,e sapete quale è l'arma? LA CULTURA. La cultura è fondamentale, affiancata al buon senso civico è + efficace di una pistola!!Xciò ragazzi guardiamoci intorno la mafia nn esiste solo in Sicilia.Io nn riesco a spiegarmi cm sia stat possibile ke un uomo cm totò riina, il quale nn aveva alcun tipo di cultura,nè interesse,abbia potuto raggiungere uno stato di potere simile a quello statuale,forse xkè è una bestia, probabile, ma questa può essere una forma di umiliazione x noi italiani,ke agli okki degli stati esteri possiamo sembrare imbecilli ke si fanno comandare da uno ke nn ha nemmeno la licenza media!!!!!!!sn sicuro di avervi annoiato cn questo mio pensiero sulla mafia,maturato dopo aver preso visione di numerosi documenti processuali redatti in proposito.Ma ho deciso di scrivere queste cose x stimolare il vostro interesse su questo fenomeno che a noi può sembrare marginale poichè,x fortuna,nn abbiamo mai avuto a che fare con esso. I giudici Falcone e Borsellino, e tanti cm loro nn sn Eroi, oggi si usa un pò troppo spesso questa parola in maniera del tutto gratuita,bensì sn stati uomini che hanno fatto semplicemente il loro dovere anke se questo è costato loro la vita.Ma noi li consideriamo eroi xkè nn siamo abituati a fare il nostro dovere fino alla fine, anke nella vita di tutti i giorni nn mettiamo passione,amore e dedizione x ciò ke facciamo......pensateci.........grazie x aver letto questo mio pensiero..
(Marco Del Verme) |