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Nick |
nebuletta |
Nome |
silvia |
Sesso |
F |
Livello |
Utente normale |
Località |
N.D. |
Età |
35 |
SitoWeb |
N.D. |
Email |
N.D. |
Iscritto dal |
29/12/2004 14:43:57 |
 
IL CANTICO DEI DROGATI Ho licenziato Dio gettato via un amore per costruirmi il vuoto nell'anima e nel cuore Le parole che dico non han più forma nè accento si trasformano i suoni in un sordo lamento mentre fra altri nudo io striscio verso un fuoco che illumina i fantasmi di questo osceno giuoco Come potrò dire a mia madre che ho paura? Chi mi parlerà di domani luminosi? dove i muti canteranno e taceranno i noiosi quando riascolterò il vento tra le foglie sussurrare i silenzi che la sera raccoglie Io che non vedo che folletti di vetro che mi spiano davanti che mi ridono dietro Come potrò dire a mia madre che ho paura? Perchè non hanno fatto delle grandi pattumiere per i giorni già usati per queste ed altre sere e chi, chi sarà mai il buttafuori del sole che ti spinge ogni giorno sulla scena alle prime ore e soprattutto chi e perchè mi ha messo al mondo dove vivo la mia morte con anticipo tremendo? Come potrò dire a mia madre che ho paura? Quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota allora avrò il mio premio come una buona nota mi citeran di monito a chi crede sia bello giocherellare a palla con il propio cervello cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito come potrò dire a mia madre che ho paura? Tu che m'ascolti insegnami un alfabeto che sia differente da quello della mia vigliaccheria. Fabrizio De Andrè
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